MetaversoCOSENZA

Cosenza è la patria di Parrasio e Telesio, due tra quei dotti cosentini per cui la città fu culturalmente illustre e per i quali fu nota come l’Atene d’Italia. Detta anche Città dei Bruzi, è una delle città più antiche della Calabria e sorge sui sette colli nella valle del Crati, alla confluenza con il Busento. Le origini della città risalgono al IV secolo a.C., momento in cui il luogo era divenuto di importanza strategica per i Bruzi che ne fecero la propria Capitale. Consentia, era una città fortificata e temuta, sviluppata e prospera al punto di essere definita “metropoli” e capitale di un vasto territorio che si espandeva a nord fino all’entroterra delle attuali Basilicata e Puglia ed a sud, fino all’Aspromonte. controllando sia la costa ionica che tirrenica centro settentrionale dell’attuale Calabria e quasi tutte le città della magna Grecia calabra, che una dopo l’altra caddero sotto i continui attacchi dei Bruzi. Consentia cade per la prima volta nel 275 a.C., quando la confederazione Bruzia si alleò con Pirro re d’Epiro nella guerra contro Roma, ma fu risparmiata e addirittura nominata città della Repubblica Romana lasciando intatto il suo ruolo di capitale bruzia. Sotto la dominazione romana, Cosenza divenne una stazione della Via Capua-Rhegium, meglio nota come via Popilia (o via Annia). Durante la guerra civile tra Pompeo e Cesare, Cosenza si schierò con la fazione di Cesare, e quindi fu assediata per ordine di Pompeo dai soldati arrivati dalla Sicilia. Sono visibili testimonianze della città romana nel centro storico: scavo di una domus in piazzetta A. Toscano, scavo di edifici termali in via S. Tommaso e Palazzo Sersale, resti delle mura di cinta in opus reticulatum.

MetaversoCOSENZA: "Bianco e Nero". A cura di Giuseppe Capalbo

MetaversoCOSENZA: "Cosenza e Dintorni". A cura di Mario Timpano