Nel realizzare il suo contributo digitale dedicato al MAB, il Direttore del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI Fabio Gallo ha impresso alla collezione di Opere che impreziosisce e conferisce un valore di unicità alla Città di Cosenza, quel senso di austerità che caratterizza la sua produzione di Opere d’Arte Fotografica dedicata ai Beni Culturali, da sempre ispirata alle “perle nere” di Franco Maria Ricci. La stessa tecnica con la quale è stato creato il Museo Digitale di “CosenzaCristiana” definito dal ministro Dario Franceschini “un capolavoro”. L’Opera d’Arte, infatti, è immersa nel nero assoluto e l’utente ha il contatto diretto e personale con essa, sublimata da scatti realizzati in notturna con le sole luci della Città che ne valorizzano i tratti. Fabio Gallo “Regista”, invece, ha voluto che fosse la stessa voce del mecenate Roberto Bilotti ad emozionare gli utenti del MetaversoCOSENZA in una suggestiva produzione video, un vero dono agli appassionati d’Arte, alla scoperta delle Opere e degli Autori e del senso che i grandi artisti hanno dato al secolo breve esploso per tanta bellezza.
Il MAB è nato nel 2005 dall’ideale visione di Carlo Bilotti tesa a includere l’arte nella quotidianità. L’amore verso la sua città lo ha spinto a donare la sua ampia raccolta di sculture del 900 italiano, che ha trovato destinazione lungo il Corso Mazzini pedonalizzato e nelle due piazze che lo delimitano. Un percorso espositivo permanente unico e ricco di suggestioni che salda il rapporto tra cittadini, arte, ambiente ed architettura offrendo un nuovo dialogo di coesione sociale. Una scelta organica e coerente che documenta le più significative figure dell’intero XX secolo solcato da due guerre, indicando inquietudini e istanze di un mondo in perenne tensione. L’espressione forse più innovativa di quel mecenatismo che tanta parte ha avuto nella vita di Carlo Bilotti. Amore per la sua città, desiderio di condivisione, lo portarono ad ideare il progetto di legare l’arte alla quotidianità. Dopo la sua prematura scomparsa nel 2006, il nipote Roberto Bilotti ha raccolto il testimone perché il progetto continuasse a vivere in collaborazione con fondazioni, archivi, artisti e loro eredi. Oggi il MAB è una realtà che rende il centro di Cosenza protagonista per un’offerta artistica che non ha eguali in altri centri urbani. In una esposizione permanente lungo i 990 metri del Corso Mazzini pedonalizzato hanno trovato posto 40 sculture che testimoniano valori, tendenze, gusti e stili del nostro XX sec. Nella loro complessità evidenziano un periodo artistico tra i più fecondi e creativamente tumultuosi. Uno spirito inquieto e fermenti che si manifestano in modo trasversale con disomogeneità espressive e fratture formali. Il 10 ottobre 2019 con Decreto del Ministero per i Beni Culturali n. 1088 il MAB è stato dichiarato d’interesse particolarmente importante “in quanto presenta carattere d’interesse artistico di rilevanza culturale e quale testimonianza dell’identità collettiva“. Per il Ministero “il MAB riveste altresì un valore testimoniale ed esprime un collegamento identitario e civico di significato distintivo eccezionale anche per l’integrità e la completezza del patrimonio culturale della Nazione”.